mercoledì 4 gennaio 2012

Dal vecchio blog... (gennaio - febbraio 2009)

Te Deum

E' finito... il 2008 finalmente è finito...
E' stato l'anno dell'incidente, della crisi, delle delusioni e dei ripensamenti per Werewolf; l'anno della grande paura dopo l'intervento del nonno -che all'inizio sembrava una sciocchezza- e dei tanti conoscenti che se ne sono andati proprio in quel periodo, a rendere tutto sempre più difficile, l'anno del ricovero di Fatina con la febbre che non scendeva, e anche un anno delicato psicologicamente per i cambiamenti che ha portato...
Ma è stato anche l'anno in cui l'incidente di Werewolf si è risolto bene, e anche la lunga malattia del nonno; è stato l'anno di tanti piccoli viaggi piacevoli, l'anno del nostro venticinquesimo anniversario, l'anno in cui abbiamo estinto il mutuo, l'anno in cui Werewolf e Fatina hanno incontrato Luna e Light-Blue (e in ogni caso proprio per questo sarà un anno che ricorderanno).
E' stato UN anno, ormai nello zaino dei ricordi... Un anno in più che ormai ci portiamo dentro, nel bene e nel male.
E il ringraziamento è per averlo vissuto.


giovedì, 01 gennaio 2009

Lettera a Fatina

Cara Fatina, lo so che è difficile per te anche solo credere di essere amata proprio così come sei: hai spesso faticato per farti accettare ed apprezzare e questo ha scalfito molto la tua autostima.
Lo so che ogni tanto, quando sei tanto felice, nella tua mente arriva la paura che tutto possa finire: sei sempre stata una bambina che temeva di essere abbandonata, anche se in realtà non ti ha mai abbandonato nessuno...
Ti capisco, tanto tempo fa ero una fatina anch'io e le mie ali erano fragili proprio come le tue.
Ma questi non sono buoni motivi per far star male chi ti è vicino e ti dimostra il suo amore in tutti i modi possibili...
Impara a parlare: persino Trilli nell'ultimo film parla in modo comprensibile e non usa più quei suoni buffi... impara a raccontare quel che provi, magari sorridendone tu per prima; impara a chiedere conferme, a fare domande dirette se vuoi una risposta: non pensare che ti si possa leggere nel pensiero... Che dici? Può essere questo un proposito per il nuovo anno?
Forse un po' è faticoso, non lo nego, ma di certo ne vale la pena! 

BUON ANNO

UN
BUON
2 0 0 9

a tutti:
ai parenti, agli amici,
ai conoscenti, ai colleghi,
a chi passa di qui per caso,
a chi di qui non ci passerà mai
.

E naturalmente l'augurio più grande
perchè sia un anno
grandioso
al Capitano, a Werewolf, a Fatina,
a Luna, a Light-Blue,
ai Nonni, agli Zietti,
e a Blue
 
 
venerdì, 02 gennaio 2009

Il sacro cren

Nella casa dei Nonni (e, lo ammetto con un po' di ansia, anche nella Gabbia e a casa della Zietta - certe abitudini sono difficili da sradicare - ) una della massime prelibatezze, soprattutto sulla tavola invernale, è il CREN. Cren è il nome austriaco del rafano ma, vista la dominazione austriaca sul lombardo veneto, qui è rimasto questo il nome della "cosa" in questione.
Per estensione, il cren è anche la salsa prodotta grattugiando la radice del rafano ed aggiungendovi esclusivamente aceto bianco (almeno a casa nostra… esistono varianti molto meno spartane, arricchite con pane, o zucchero, o sale…). Il cren fa lacrimare gli occhi, durante la grattugiatura, molto più delle cipolle; il suo sapore è fortissimo: pizzica peggio del peperoncino. Ma se si accompagna a piatti un po' "monotoni". come carne o pesce lessati, si sposa perfettamente. E' tipico perciò di questo periodo, in cui il lesso la fa da padrone.
Ieri, primo gennaio, Light-Blue è venuto a pranzo, con noi, dai nonni, ed inevitabilmente gli è stato proposto il cren, in omaggio al suo essere quasi vegetariano, nonché alle sue origini venete.
Sembra un atto di cortesia e, probabilmente, nelle intenzioni lo è davvero, ma l'offerta del cren nasconde almeno due pericoli: prima di tutto la possibilità che l'ospite non sappia di cosa si tratta e sottovaluti la potenza dirompente di una forchettata intera ingoiata tutta in una volta (un ex della zietta è rimasto negli annali di famiglia a causa di questo comportamento sconsiderato); poi la possibilità che l'ospite non gradisca per niente tale prelibatezza, che sia un palato più (o meno secondo alcune interpretazioni…) delicato.
Light-Blue (nonostante le origini venete, come ha rimarcato il nonno) non conosceva il cren.
All'offerta si è dimostrato curioso al punto giusto. All'assaggio si è mostrato parco ed ha assaporato in silenzio. Poi gli si è aperto un sorriso in volto: -E' buonissimo!- ha esclamato, e ne ha preso volentieri ancora un po'.
Benissimo: prova del cren superata! Light-Blue si è così fatto perdonare il non amore per la carne e si è guadagnato, se vorrà accettare, altre futuri inviti al desco dei nonni.  
 
 
martedì, 06 gennaio 2009

La Befana

Ed è arrivata anche la Befana...
Questo vuol dire il ritorno alla vita normale, ai soliti ritmi, ai soliti impegni...
Vuol dire che io e Fatina torniamo a scuola, Light-Blue ritorna a casa (Werewolf no... resta da Luna ancora un po'...), il Capitano, quando c'è, ritorna ad essere anche il cuoco del pranzo nella Gabbia.
E' la nostra solita vita, che conosciamo bene... e pensarci oggi un po' mi intristisce...
Così, meglio fare il riassunto dei diciotto giorni senza scuola che mi sono stati concessi quest'anno:

  • Week-end lungo a Monaco
  • pranzo di Natale qui, con tutta la famiglia riunita
  • stanza di Werewolf “riciclata” per Light-Blue
  • sera di S. Silvestro con neve incorporata, trascorsa perlopiù a fare la spola in auto da un luogo all'altro
  • pranzo di Capodanno dai nonni
  • giorni con la neve fuori dalla finestra
  • numero imprecisato di lavatrici fatte partire, di bucati fatti asciugare e poi stirati senza montagne accumulate nell'armadio dello stiro
  • ore passate piacevolmente in cucina
  • qualche ora passata con Fatina a controllare i compiti
  • qualche ora ritagliata anche per ricamare
  • film visti alla tv in compagnia del Capitano
  • vari videogiochi provati
  • libri e giornali letti senza sensi di colpa per il tempo perso
  • tre giorni in giro per saldi, uno dei quali in piacevole compagnia con la Zietta
Una bella vacanza, secondo il mio punto di vista... Peccato che sia finita...
E se continua a nevicare, domani mi sa che devo anche portare in cortile i bambini durante la ricreazione...


giovedì, 08 gennaio 2009

Tiger

Bambini, guardate, è arrivata la cartolina che vi ho spedito da Monaco!
Bella! Dov'è Monaco, Maestra?
In Germania
Che lingua parlano in Germania?
Il tedesco.
Tu lo sai il tedesco, maestra?
No.
Allora in che lingua parlavi?
In inglese
Ma tu lo sai l'inglese? (Domanda del tutto legittima, visto che non sono io ad insegnare inglese nella loro classe)
Eh, abbastanza...
(sguardi scettici...) Come si dice CIAO?
Hello
(mormorii di approvazione temporanei) Come si dice TIGRE?
Tiger
(mormorii convinti) Ah ok, lo sai davvero!

Sull'opportunità di conoscere un saluto amichevole come HELLO in ogni paese del mondo, nessuna obiezione.
Sullla necessità di conoscere la traduzione della parola TIGRE a Monaco di Baviera, qualche perplessità.
Sulle motivazioni che hanno fatto ritenere tale parola essenziale per la sopravvivenza agli alunni della mia classe, solo pallide ipotesi, nessuna delle quali particolarmente rassicurante...


domenica, 11 gennaio 2009

Tecnologia

La settimana scorsa la mia auto è rimasta improvvisamente senza luci posteriori...
Il microonde sta dando segni di vecchiaia e ogni tanto dimentica che il suo compito è cuocere...
Due giorni fa, dopo che avevo lavorato tutto il pomeriggo per preparare un file con il riepilogo dei fondi per i progetti di scuola, il mio portatile si è resattato improvvisamente e poi si è fermato su una schermata nera... il file era salvato, ma non sapevo come fare a a recuperarlo.
La stessa sera, mentre stavo parlando, sempre per i progetti, con la maestra Pencil, il telefono si è ammutolito e non c'è stato verso di riuscire a riprendere la conversazione con nessuno dei telefoni di casa, così le ho mandato una mail con le cose che non avevo fatto in tempo a dirle, pregandola di rispondermi. Dopo pochi minuti mi ha mandato un SMS con scitto: ti ho inviato la risposta, ma la sua mail non è mai arrivata...
Ieri mattina sono andata in laboratorio di informatica con la classe, ma la connessione a internet non funzionava...
Ieri sera, quando gli amici che erano stati qui a cena se ne sono andati, ci siamo accorti che la caldaia non funzionava più... siamo al freddo da 24 ore...
Oggi, mentre tentavo di aggiornare le pagine del blog dal mio portatile, che nel frattempo ero riuscita a far ripartire senza apparenti danni, si è resettato di nuovo e si è definitavamente rifiutato di ripartire...
Generalmente amo la tecnologia... In questo periodo molto meno... 


In ricordo

Dedicato a tutti quelli che hanno amato e amano la sua musica, che hanno amato e amano le sue parole, che hanno visto, come me e Blue, gli ultimi concerti, a tutti quelli che non lo dimenticano...


Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior. 
 
 

Ritorno al passato

Quando Werewolf era un lupettino-ino-ino e Fatina null’altro che un desiderio, non vivevamo ancora nella Gabbia, ma in un’altra gabbietta in centro, molto più piccola (come possono esserlo solo certi appartamenti in centro…). Questo non impediva, tuttavia, che fosse molto frequentata da un gruppo di ragazzi, più o meno tutti tra i 14 e i 20 anni, per i quali io e il Capitano eravamo un po’ amici, un po’ zii, un po’ fratelli maggiori. Da noi sapevano di trovare ascolto, ospitalità (in una città che di luoghi per i ragazzi, anche allora, ne riservava pochi), e aiuto per risolvere qualche problemino di cui magari non volevano parlare con i genitori… Il pretesto all’inizio era guardare una partita, preparare dei canti, aiutare noi con il computer… poi non c’era nemmeno bisogno di pretesto: si passava di lì, si scambiavamo due chiacchiere, ci si fermava a fare merenda o a cena. Le rare sere in cui eravamo solo noi tre Werewolf si mostrava sempre meravigliato e dispiaciuto…
Poi la vita va… e le cose spariscono, o semplicemente cambiano…
La gravidanza per Fatina è stata piuttosto brutta, poi lei da piccola aveva bisogno di molta tranquillità, e le visite si sono diradate, magari si è passati alle telefonate…
Poi sono iniziati i problemi con i nonni, abbiamo cambiato casa, tanti ragazzi sono cresciuti e sono andati all’università… insomma, le cose della vita…
Ed è rimasta l’amicizia, ma si è persa la consuetudine.
Ieri sera però… complice la prossima partenza di Blue (che manco a dirlo faceva parte di quel gruppo), l’atmosfera di quei giorni è tornata, e anche una coppia di quei ragazzi, ora genitori, erano a cena da noi con le loro bambine.
Tutto, naturalmente, è cambiato: il luogo, gli argomenti, noi, loro… eppure, da un certo punto di vista, nulla è cambiato… almeno nel cuore…
giovedì, 15 gennaio 2009

Assenze che pesano

Dentro c'erano le foto delle ultime vacanze e dell'anniversario di matrimonio; c'era il mio registro personale con i voti delle mie classi; c'erano appunti veloci e documenti ufficiali.
Ci avevo inserito le lettere degli amici e i disegni dei miei alunni.
C'erano progetti scolastici ai quali avevo lavorato mesi, ritagli di giornale, ricordi sparsi e molte altre cose.
Senza, mi sento persa: non so più dove cercare ciò che mi serve.
Sussulto ogni volta che suona il telefono: spero sempre che siano sue notizie...

Il mio portatile è temporaneamente assente, in riparazione (almeno spero).
E io comincio già a dare segni di squilibrio...


giovedì, 22 gennaio 2009

Regali azzeccati

Ieri sera è tornato Werewolf, mi ha portato un regalo da parte di Luna: un coltellino svizzero pieno zeppo di accessori, di ottima marca, e così piccolo che sta nel portachiavi... una di quelle cose che una sogna di comprarsi da una vita e non ha mai il coraggio di farlo per se stessa... (cioè, non una in assoluto, una come me... so di non essere particolarmente rappresentantiva della massa...)
La scorsa estate Light-Blue, mettendo in campo le sue conoscenze, mi ha regalato una foto autografata dal Liga, con dedica personalizzata.
Due dei più azzeccati regali che abbia mai ricevuto.
Se penso ai regali che, nel tempo, ho fatto alla nonna I., mamma del Capitano, mi accorgo di non aver mai fatto nulla del genere: regali utili, a volte molto belli, ma sempre un po' impersonali, più per la casa che per lei. Del resto anche i suoi regali erano così: sempre un po' distaccati (memorabile è rimasta la pattumiera che mi ha regalato per un compleanno – bellissima e utile, ma pur sempre una pattumiera...).
Rimpiango un po' di non essere riuscita a forzare prima quel rapporto un po' ingessato, di non averla mai abbracciata se non dieci giorni prima che morisse. Ho sempre atteso quell'abbraccio, e non ho mai pensato, prima, di farlo partire da me...
Ci sono errori che non vanno via, nemmeno con la scolorina...
Però dagli errori si può imparare, e anche da un coltellino svizzero e da una foto del Liga.


Ciao Blue...

I came into Atlanta 
Dreamin' of Lorraine 
Came so tired of ridin' 
Cross the Savanna Plain 
Still feel the wheels a-rollin' 
Feel them just the same 
Steel wheels still a-rollin' 
On a long night train.  
 
She met me at the station 
Took me to her room 
Was a time of meeting 
Was a risin' moon. 
Angels set the table 
With candles and beer. 
Heard that midnight train moan 
Miles away from here.  
 
Lay me down a pallet, 
Lay it soft and low. 
Lorraine lay beside me, 
Sad I had to go.  

Gypsy boy I traveled with 
Played his old guitar. 
We watched that candle flicker 
Like some low morning star  
But the time to part must always come 
Time the bells must ring. 
Time for lovers to say goodnight 
I'll see you in my dreams.  

Time to part must always come 
Time when trade-winds sing. 
Time to hit the road again 
Time for travelin'. 
CIAO BLUE...
BUON VENTO

CI VEDIAMO AD APRILE
 
 
lunedì, 26 gennaio 2009

Brogli elettorali

Elezione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, fasi di classe (una specie di primarie...), classe 4^ A (elementare...).
Stiamo procedendo allo spoglio, la tensione è palpabile.
Si alza la mano di un bambino solitamente molto vivace: attende in silenzio che gli dia la parola.
La qual cosa mi incuriosisce e mi preoccupa...
“Dimmi...”
  •  Maestra, LUI mentre votavamo continuava a dirmi che dovevo votare per A., ma io volevo votare per un'altra persona...
    (oh, no! pressioni pre-elettorali! devo rifare tutto...)
    “E' veramente una cosa gravissima! Alla fine per chi hai votato?”
  • Per quello che volevo io, ma lui voleva vedere la scheda...(meno male che le elezioni sono state regolari, non devo ricominicare da capo...)
  • “E' una cosa ancora più grave! Mi pare di avervi spiegato che il voto è segreto! Guardate che se fate queste cose da adulti andate in prigione” (eh, magari! ma almeno a loro devo farlo credere)
LUI cerca di scusarsi dicendo che era uno scherzo.
    “Silenzio! Non si scherza su queste cose!”
Timidamente si alza la mano di una delle bambine candidate.
“Dimmi...”
  • Maestra, ma LUI (sempre quel lui, non un altro!) quando votavamo diceva a tutti di non votarmi perchè ho già troppi impegni e non posso farcela...
    “Ma insomma, è un comportamento veramente scorretto!”
LUI farfuglia che non voleva che la compagna poi si trovasse in difficoltà.
    “Silenzio! I candidati per la classe 4^ A sono G, S e F. Porteranno questo foglio a casa dai genitori per far firmare l'autorizzazione a partecipare alle fasi d'istituto” (A è il primo degli esclusi, effettivamente non è molto amato dai compagni...)
LUI alza la mano per chiedere la parola
  • Maestra, ma se i genitori di S, F e G non firmano l'autorizzazione entro domani, allora A ritorna ad essere il nostro candidato?

LUI non è particolarmente portato per lo studio, non sa ancora parlare correttamente l'italiano, preferisce il dialetto, e non ama molto la lettura; lui parla spesso a vanvera e si concentra con difficoltà, lui gioca a calcio da tre anni ma non passa mai la palla.
In compenso è velocissimo nel calcolo ed ha sicuramente un futuro nella politica italiana!


giovedì, 29 gennaio 2009

A caccia di dingo

Nel suo blog di viaggio, Blue ha messo un link per vedere le prime foto... prima tappa l'Australia, con quello che fa parte dell'immaginario sull'Australia fotografato dal vivo...
Il Capitano, quando stamattina le ha guardate, ha esclamato: - Lo dicevo io, che la mia vera terra era l'Australia!
Così mi è tornata in mente la storia dei dingo...
Poco prima di conoscere me, il Capitano aveva compiuto 18 anni. Reduce da una piccola delusione amorosa (incredibile a dirsi, ma anche a lui è capitato...), aveva diffuso la notizia che, al compimento del diciottesimo anno, sarebbe partito per l'Australia: aveva infatti visto un documentario nel quale mostravano l'invasione, in quel periodo, delle pianure australiane da parte dei dingo selvatici e le tecniche di caccia dall'elicottero... Si era perciò inventato che cercavano personale con buona mira e senso di adattamento, che tuttavia doveva essere maggiorenne; nella sua finzione egli aveva chiamato l'ambasciata australiana ed era stato accettato per tale mansione... era necessario tuttavia attendere il compimento del diciottesimo anno, poi sarebbe stato chiamato al primo reclutamento e sarebbe partito.
Nel frattempo, fatta circolare adeguatamente la notizia che presto sarebbe partito per l'Australia per andare a caccia di dingo, si era goduto le coccole di tutte le ragazze della compagnia di cui faceva parte, dispiaciutissime per la sua partenza... Egli sostiene che questo fosse il suo fine principale...
Chissà... magari è vero o magari ci aveva fatto davvero un pensierino...
Resta il fatto che dopo un paio di mesi sono arrivata io, e la pacchia è finita....
Se le foto di Blue gli fanno venire di nuovo voglia di andare a caccia di dingo, quando il giramondo torna gli dò una martellata...  


sabato, 31 gennaio 2009

Un amore senza amici

Sabato sera.
Fatina è a casa di Light-Blue, che questa settimana non è stato troppo bene.
Il Capitano è appena partito per andare al lavoro.
Luna, da quel che so, stasera è andata ad una festa.
Werewolf è in casa, mi ha detto: “Devo fare una cosa un attimo” e si è impossessato di Wii e televisore (o forse essi si sono impossessati di lui... non ho ancora capito bene...).
A tavola gli ho detto: “Visto che non c'è Luna potresti anche uscire stasera, magari i tuoi amici così si ricordano che faccia hai...” Lui non ha detto né sì, né no, ed io ho capito che avrebbe praticato la solita resistenza passiva, della quale è sempre stato maestro (ormai penso che ne sia Maestro Jedi Quinto Dan...).
Non che volessi farlo uscire a tutti i costi, per carità... Solo che Werewolf, da quando c'è Luna, ha abbandonato qualsiasi altro contatto sociale. Non per colpa di Luna, sia ben chiaro... Credo più che altro per pigrizia, o per comodità, non so. Di certo so che non vede più nessuno dei suoi amici, non li sente al telefono, penso che intrattenga qualche contatto, forse, solo attraverso internet. Sono un gruppo che si frequenta dalle elementari, ragazzi tranquilli, senza eccessi, che raramente fanno tardi. Insomma, un gruppo in cui Werewolf ci stava a pennello. Non ci ha litigato, non è successo nulla di particolare. Non sono gli amici che non vanno. Semplicemente lui ha smesso di uscire.
La cosa in sé forse non è né buona né cattiva, ma è quantomeno strana...
Come si fa a essere innamorati e a non aver voglia di parlare a tutto il mondo di lei? Di descriverla, di raccontarla, se abita troppo lontana per farla conoscere? Come si fa a non voler raccontare a tutti del proprio stato d'animo, della propria fortuna nell'averla incontrata, una fra un milione? Come si fa a tenere solo per sé queste cose? Come si fa ad essere innamorati e a star chiusi in casa? Come fa il cuore a non voler correre per le strade? Come fa un cuore innamorato a non allargarsi al resto del mondo?


lunedì, 02 febbraio 2009

Un anno fa...

Un anno fa era l'ultimo sabato di carnevale.
Un anno fa avevamo le valigie pronte, e dovevamo partire l'indomani per Roma.
Un anno fa a quest'ora pioveva, come stasera.
Un anno fa a quest'ora Werewolf era già scivolato, con il suo scooter, sull'asfalto bagnato, perché un'auto non aveva rispettato lo stop.
Un anno fa a quest'ora ero in pronto soccorso con lui, che aveva sbattuto la testa ma per fortuna (e per buonsenso) aveva il casco integrale ben allacciato.
Un anno fa il Capitano aveva già scoperto che il suo cuore poteva resistere alla vista del proprio figlio, incrociato per caso,  che vola contro un'auto; aveva già scoperto di essere in grado di frenare, parcheggiare, e andare a vedere se era vivo o no senza perdere la testa.
Un anno fa, a quest'ora, in pronto soccorso, tenevo la mano di quel mio figlio che prima sembrava inossidabile, e mi rendevo conto di quanto non ci fosse nulla di scontato.
Un anno fa la vita di questa famiglia avrebbe potuto essere spezzata, e invece ha avuto solo un sussulto di un attimo.
 
 
martedì, 10 febbraio 2009

una giornata qualsiasi...

Ore 8: assemblea sindacale docenti
ore 9.30: assemblea sindacale personale ATA
ore 11: contrattazione d'istituto (firma del contratto alle ore 13.20)
ore 15: riunione di modulo
ore 16: assemblea della classe 4^ A con consegna schede di valutazione
ore 17: assemblea dalla classe 4^ B con consegna schede di valutazione
Sono appena tornata da scuola e Fatina ha la febbre e la tonsillite.
E' una giornata qualsiasi...

Oggi il Capitano ed io, in teoria, avremmo dovuto festeggiare i 31 anni da cui stiamo insieme…
Chissà, forse stasera riusciremo a guardarci un film insieme…  
 
 
mercoledì, 11 febbraio 2009

Quello che non...

Non siamo la polvere di un angolo tetro,
né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano,
non siamo, non siamo, non siamo...
(Quello che non…)

Gli orpelli? L'arrivismo?
All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco…
(Cyrano)


Questa volta prendo in prestito le parole del "maestrone" Guccini, un altro dei miei miti (ormai ho perso il conto di quanti suoi concerti ho visto…).
Le prendo in prestito perché a volte , per parlare di se stessi, è più semplice dire ciò che "NON" si è…

E io NON sono una persona dirompente, una che ama apparire, NON sono una persona capace di tramare o di fare il doppiogioco (e lo considero un pregio), NON parto prevenuta nei confronti del mio prossimo, NON penso mai che qualcuno possa imbrogliarmi deliberatamente, perciò NON sono nemmeno una persona furba, almeno non abbastanza da accorgersi subito se qualcuno la sta prendendo in mezzo (e questo lo considero un difetto), ma NON sono nemmeno così ingenua da lasciarmi trascinare negli imbrogli senza avvedermene, NON sono una che ama la lite ad ogni costo, ma NON temo nemmeno il litigio, se è necessario…
Così stamattina…
Stamattina hanno provato a mettermi in mezzo ai loro litigi, Ildirigente e Lasegretaria, l'uno ha tentato di usare le mie parole in modo diverso da come le avevo dette, l'altra ha tentato di provocare la mia reazione per farmi stare dalla sua parte... Ed entrambi hanno scoperto che ciò che io NON sono e NON sarò mai è molto più forte di ciò che sembro essere: la persona tranquilla, che cerca mediazioni, che trova soluzioni diplomatiche, non sarà mai al servizio di nessuna trama, di nessun gioco, di nessuno!
Così le mie urla si sono sentite per tutto il salone, la porta ha sbattuto, nessuno di loro ha avuto la mia agognata approvazione…
Domani è il mio giorno libero.   
 
 
sabato, 14 febbraio 2009

San Valentino (2)

Pronto, Nonnadiluna? Sono Werewolf.
Oltre ad essere accolto come un nipote, ad essere ospitato per periodi pari o superiori ad un mese in casa sua senza esserne cacciato, posso chiederle un altro favore?
Domani è San Valentino, io non mi fido di fioristi che si telefonano tra loro: magari quello vicino a casa vostra manda dei fiori brutti... Potrebbe lei andare a prendere dei fiori per Luna e farglieli trovare domani?
Grazie! Molto gentile, a presto!
Luna stamattina ha trovato 13 rose rosse...


San Valentino (1)

Per il compleanno di Fatina, Light-Blue era a casa con influenza e reazione allergica agli antibiotici e non ha potuto partecipare alla cena.
Oggi, San Valentino, sognavano una cenetta a due ma Fatina ha ancora febbre e tonsillite...
Virus e batteri non hanno rispetto dei tempi dell'amore!!!



mercoledì, 18 febbraio 2009

Piccole bestiole crescono

Hawk giocava con Werewolf quando erano piccoli.
Hawk era ribelle a qualsiasi tentativo di disciplina da parte dei suoi genitori.
Hawk è stato figlio unico a lungo e non ha mai perdonato ai suoi genitori di avergli poi dato due fratelli.
Hawk, nei discorsi di alcune colleghe, è ancora il termine di paragone per definire gli alunni iperattivi.
Hawk ha un'intelligenza acuta, ma dopo il liceo ha rifiutato di andare all'università perché ha scoperto che la musica è la sua vita, così ha comprato una chitarra elettrica.
Io ho sempre avuto un debole per lui, che fin da piccolo aveva una vivissima capacità di fare dell'ironia su ogni argomento.
La sua mamma, quando ne parlavamo qualche mese fa, temeva che avesse un carattere troppo difficile per trovare una ragazza adatta a lui.
Qualche settimana fa, su Facebook, mi è arrivata la sua richiesta di amicizia, che naturalmente ho accettato subito.
In questi giorni ho guardato le sue foto…
Ce n'è una che mi ha fatto sorridere, in cui è con la sua ragazza: stesso broncio di quando era piccolo, stesso disappunto dipinto sul viso…
Ma ce n'è un'altra in cui, invece, si baciano ed egli ne sembra particolarmente orgoglioso. Prova ne sia che la foto costituisce, da sola un album (un argomento, per chi non ha dimestichezza con Facebook). L'ho commentata, ed egli ha risposto con la solita capacità di ironizzare che gli è propria; tuttavia si legge, tra le righe, una grande dolcezza nei confronti di lei…
E' cresciuto il lupetto, non c'è che dire, ma nemmeno il falchetto scherza! 


Sei sicura?

Cara Luna, sei sicura?
Sei sicura di volerlo?

E' disordinato, smemorato, pasticcione… 
Sei sicura?
E' nervoso, a volte attaccabrighe, a volte noioso… 

E' un tiratardi, ha bisogno di essere costretto a fare le cose che non gli piacciono, ed è bravissimo a opporre resistenza passiva… è un maniaco di libri, film e computer…
Insomma, ci hai pensato bene?
Cioè, io sono la sua mamma, lo sopporto da una vita, un po' ci sono abituata e un po' ci sono costretta… Ma tu no…
Lo so che quando sorride è irresistibile… lo è sempre stato fin da piccolissimo…
Lo so che sa essere dolcissimo quando si impegna, ma ti basta?
Insomma, cara Luna, sei proprio sicura di volerlo lì con te altri dieci giorni? 

(p. s.: buon viaggio a Werewolf, che va a farsi ospitare a casa di NonnadiLuna una volta di più; grazie a NonnadiLuna; ciao e divertitevi a Luna)
 
 
martedì, 24 febbraio 2009

Violette

Ieri mattina sono spuntate le prime violette e io, come ogni anno, non ho saputo resistere e mi sono fermata a raccoglierle. Non posso fare diversamente...
Il fatto è che per me le violette sono, in assoluto, l'inizio della primavera.
Quando ero piccola, ed andavo in campagna dalle nonne, le violette segnavano la possibilità di uscire dalla grande casa e stare da sola, in mezzo alla campagna, per il tempo che volevo (in realtà il fosso sulle cui rive spuntavano le viole era a circa cento metri dalla casa e a cinquanta dal capannone, e io stavo fuori da sola il tempo di raccoglierne un paio di mazzolini... ma per me, cittadina e un po' paurosa, bastava). Tornata in casa, iniziava il complicato rito di preparare i mazzetti perchè arrivassero freschi fino a casa (legarli con qualche giro di filo da cucito, ma non troppo stretti, mettere un fazzolettino bagnato per mantenerli umidi e un po' di stagnola per non bagnare ovunque). Il giorno dopo, poi, portavo uno dei mazzolini a scuola, alla mia maestra, e lei mi incaricava di cercare un vasetto e di riempirlo d'acqua.
I primi anni in cui insegnavo poi, in mezzo alla campagna più remota, i bambini in questa stagione arrivavano a scuola coi mazzolini di violette come quelli che io portavo alla mia maestra... Quando finalmente ho avuto il trasferimento in città è stata una delle cose che più mi sono mancate...
Poi siamo venuti a vivere nella Gabbia, appartamento di città... in quartiere periferico... o almeno periferico quel tanto che basta per avere un parcheggio sterrato, attorno al quale in primavera spuntano a ciuffi le violette. E io quando parcheggio le vedo e non resisto...
Così stamattina, mentre facevo colazione e vedevo le violette, raccolte ieri, in cucina in una tazzina da caffè, ho deciso che era arrivata la primavera e che potevo uscire in bici già di prima mattina, senza sciarpa e senza cappello (guanti sì, ma io quelli li uso anche ad aprile...)...
- 3°...
Le violette quest'anno sono un po' confuse...

 

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