mercoledì 22 febbraio 2012

Vacanze di Carnevale

Venerdì sono uscita da scuola, come ogni venerdì, poco dopo mezzogiorno; Werewolf è tornato all'una e mezza; il Capitano è partito per il lavoro alle due, stesso orario in cui Fatina usciva da scuola; Werewolf, finito di mangiare, è partito per andare da Luna; alle quattro e mezza sono andata in parrocchia per il catechismo; mentre io ero là Fatina è andata all'allenamento, dall'altro capo della città, in auto con la sua allenatrice; quando sono uscita sono andata a fare la spesa e poi l'ho raggiunta per riportarla a casa intorno alle sette ma, dato che era l'ultimo allenamento prima della gara e c'erano stati problemi dell'ultimo momento, l'allenamento si è prolungato un po'. Siamo tornate a casa intorno alle otto. Era solo venerdì...
Sabato ho accompagnato Fatina a scuola alle otto, sono passata dalla mia scuola e ho riposto in cassaforte i portatili che il giorno prima erano rimasti in giro, sono tornata a casa e ho fatto partire due lavatrici, sono uscita con il Capitano per la spesa ma ho passato circa un'ora al telefono per cercare di risolvere problemi del pomeriggio precedente a scuola (quando io non c'ero...); tornata a casa, ho cercato di dare una parvenza di pulizia alla casa, ho preparato il pranzo in fretta e messo a tavola il Capitano (che alle due doveva andare al lavoro), Fatina e la sua amica (che sono tornate da scuola all'una e mezza e sono uscite dopo un po' per andare al luna park). Nel pomeriggio sono andata in visita dai Nonni e, quando Fatina è tornata, abbiamo preparato prima tutte le borse e i porta-abiti necessari per la gara del giorno dopo e poi lo zaino perché, alla fine della gara, sarebbe andata da Light-Blue per un paio di giorni.
Domenica mattina, alle sette in punto, io e Fatina siamo partite per raggiungere il luogo della gara regionale in cui avevano il prova pista alle otto e diciotto. Incapace di affrontare tutta la giornata sui gradini del palazzetto, sono tornata a casa in tempo per la Messa, poi ho preparato il pranzo, ho svegliato il Capitano per farlo mangiare e, subito dopo, sono arrivati Light-Blue e la sua mamma per andare a vedere la gara di Fatina. Siamo arrivati al palazzetto alle due, più o meno, abbiamo atteso che fosse il momento dell'esibizione di Fatina e del suo gruppo, abbiamo penato, sofferto, urlato, riso e pianto ma le abbiamo viste vincere (ed è stato proprio bello!), e poi le abbiamo viste premiate, con coppa e medaglia. Siamo tornati a casa, abbiamo ordinato le pizze e le abbiamo mangiate tutti insieme.
E poi, quasi d'improvviso, sono partiti tutti: Fatina Light- Blue e la mamma.
E il Capitano ed io ci siamo ritrovati soli, ed abbiamo capito che ce l'avevamo fatta: avevamo davanti ben 44 ore senza figli nella Gabbia!

Poste Italiane

Blue è in stabilmente in Islanda da poco meno di due anni. In questo periodo ci siamo sentiti via facebook, via mail, e qualche volta con qualche sms. Con la posta “normale”, quella con i francobolli per intenderci, gli ho spedito solo un pacchetto piccolo, una raccomandata, senza particolari problemi.
Solo che ora... Blue sta per diventare papà. Posso non spedirgli un regalo per la sua bambina? Posso guardare gli abitini da bimba taglia 3-6 mesi e non pensare alla cucciolotta che sta per nascere, anche se così lontano da qui?
Certo che no!
Perciò, per tempo, ho iniziato ad informarmi per la spedizione di un pacco vero, di quelli che non si zippano e non si decomprimono...
Sono andata in un ufficio postale qualche giorno fa: gentilissima, l'impiegata mi ha dato un bollettino precompilato, mi ha dato alcuni consigli per il confezionamento ma, quando le ho chiesto di poter comprare una scatola di quelle “ufficiali” di Poste Italiane (in modo da non aver problemi con le misure) mi ha risposto, non senza imbarazzo, che nell'ufficio c'era l'inventario in corso e per alcuni giorni non avrebbero potuto vendere nulla.
Così mi sono recata in un altro ufficio postale per comprare la scatola.
Accingendomi a preparare il pacco, tuttavia, mi sono sorti dei dubbi riguardo il bollettino che mi era stato consegnato; destinazione: Islanda – area U. E. Ora, io non ho mai amato molto la geografia, ma il dubbio che ci fosse qualcosa di strano mi è balenato per la testa, così ho controllato sul sito delle poste ed ho scoperto che avevo ragione, l'Islanda non è in area U. E., non ci sono nemmeno particolari accordi commerciali, quindi il bollettino che mi avevano consegnato era sbagliato e inoltre mi serviva anche il modello della dichiarazione da allegare per le formalità doganali.
Così, il giorno successivo, sono andata in un terzo ufficio postale (per comodità, dato che ero in zona, mica per altro...) e, ingenuamente, ho richiesto un nuovo bollettino e la dichiarazione doganale da allegare. Ciò che mi hanno consegnato era leggermente diverso da ciò che mi avevano dato nel primo ufficio postale, ma la cosa non mi ha preoccupato: se il primo era sbagliato il secondo poteva tranquillamente essere così. Quando, tuttavia, ho iniziato a compilare, mi sono resa conto che tutto ciò che mi avevano dato si riferiva a pacchi per spedizioni commerciali...
Perciò ho controllato di nuovo sul sito delle poste, mi sono stampata le pagine che riguardavano ciò che mi serviva e stamattina, prima di andare a scuola, sono tornata nel primo ufficio postale e finalmente ho avuto la modulistica corretta.
Il primo scoglio è superato... Ora non resta che tentare di spedire, sperando che nessuno trovi da ridire sulla dichiarazione doganale, sul confezionamento del pacco, sui sigilii di sicurezza della scatola ufficiale di poste italiane, eccetera, eccetera, eccetera....

mercoledì 8 febbraio 2012

Di notte...

Che la notte nella Gabbia sia sempre stata problematica da quando sono nati Werewolf e Fatina è risaputo... Che la cosa continui ancora oggi , a volte, ci coglie di sopresa...
Stamattina Fatina
- Sai mamma, stanotte ho sognato che non dormivo tutta la notte...
- Ah, anche... Ma in realtà hai dormito?
- Mah... penso di sì: ho sognato che c'era anche una mia amica, ed era lei che non mi lasciava dormire!

mercoledì 1 febbraio 2012

Dottori curiosi


- Sai maestra... ieri non sono venuto a scuola.
- Eh, ho visto...
- Sono andato da dei dottori.
- Ah sì? E come è andata?
- Insomma... mi sono un po' annoiato. Abbiamo parlato di famiglia...
- Mi sembra una bella cosa, non ti hanno detto delle cose interessanti?
- No maestra, una noia! Ma il vero guaio... è che hanno fatto parlare ME!