martedì 3 gennaio 2012

Dal vecchio blog... (agosto - settembre 2008)

Ritorno a casa...
venerdì 24 ottobre 2008 23.29

Ok, siamo  tornati… Siamo stati a Barcellona… Io a dir la verità non ci credevo molto… ne sono successe di tutti i colori prima di partire e poi c'erano tanti altri forse…
Il fatto è che, per la prima volta da quando è nato il nostro primo figlio, ce ne siamo andati via da soli. Solo che il nostro primo figlio è nato quasi 21 anni fa… e da allora mio marito si è sempre rifiutato di partire senza figli. Intendiamoci: non è che non siamo stati mai da soli, i nostri figli sono piuttosto girovaghi e si sono fatti campi estivi parrocchiali, campi sportivi, vacanze con i nonni, vacanze con gli amici… E, aiutati dal fatto che i figli sono solo due, le loro vacanze ogni tanto sono anche coincise, così è successo più volte di stare anche una settimana soli, senza di loro. Ma di partire noi non se ne è mai parlato! Cioè, io ne parlavo ma lui non ne voleva proprio sapere. Poi una sera, all'inizio dell'estate, l'ho trovato che navigava sui siti degli aeroporti: ha chiuso la schermata appena mi ha visto, era molto imbarazzato. - Oddio, gli ho detto, vuoi partire senza di me? Vuoi lasciarmi?- La risposta mi ha spiazzata: - Ma no, è che a settembre sono 25 anni che siamo sposati e io a fine agosto ho qualche giorno di ferie… Ho pensato che potremmo andare da qualche parte…

Da qualche parte? In aereo? Io e te? Da soli?

Per capire a fondo la portata dell'evento, oltre alla suddetta incapacità di lasciare il nido con dentro i figli, va detto che le due volte che ha preso l'aereo, prima di Barcellona, ha baciato la terra appena scesi dalla scaletta, inoltre una volta che cercavamo un agriturismo per passare qualche giorno di riposo con quelli che allora erano i bambini è arrivato a casa con il biglietto da visita di un agriturismo che distava da casa… ben 42 chilometri! (per inciso, dopo aver subito dapprima la mia ira e poi la mia derisione, ha fatto sparire il biglietto da visita…)

Però ora siamo qui, e non solo siamo partiti ma siamo anche tornati…

Questo è un lato positivo dell'essersi sposati giovani: festeggiare le nozze d'argento (BleaHHHH! che brutta definizione!) ed essere ancora piuttosto lontani dal cinquantesimo compleanno!

Già, siamo tornati... e adesso credo proprio che per stare di nuovo da soli dovrà passare un po' di tempo, a meno di non prendere una stanza d'albergo qui in città...

In questo momento in casa mia sono presenti:

- Werewolf, il figlio maggiore,  20 anni... così chiamato per la grande passione per i lupi,  per la somiglianza con loro quando non si fa la barba per una settimana, e per una certa propensione a bofonchiare o a digrignare i denti a seconda dell'umore...;

- con lui c'e' Luna, la sua ragazza, 18 anni, così detta per il colore della carnagione, per la propensione a rimanere chiusa in casa con tutte le tapparelle abbassate e per un certo "che" di lunare nel carattere... Luna abita a circa 250 km da qui e perciò è nostra ospite da tre settimane e fino a quando ricomincerà la scuola;

- in salotto c'è Fatina, la figlia piccola, 14 anni, così soprannominata perchè fino ad un anno fa era una bambina bionda e piccina con una spiccata predilezione per tutto ciò che era magico; ora è sempre bionda, ma è una adolescente con lunghissime gambe, e un carattere alquanto bizzarro... forse più da streghetta che da fatina;

- con lei c' è Light Blue, 19 anni, ragazzo di Fatina; così detto per il colore degli occhi e il buon carattere che finora ha dimostrato nel sopportare i di lei capricci... abita a 50 km da qui, non ha ancora la patente e perciò spesso prende il treno al sabato pomeriggio, dorme sul divano e resta ospite fino al lunedì mattina;

 - io, Mamma, che sto scrivendo (naturalmente...) in cucina;

- nella nostra camera da letto, che sta dormendo stremato dal viaggio di ritorno, mio marito, il Capitano, così detto dopo che Light Blue l'ha sognato in questa veste.

Tutto con un solo bagno... capito perchè il blog si chiama "GABBIA DI MATTI"?


L'ultimo giorno di vacanze…
venerdì 24 ottobre 2008 23.06

Per chi, come me, vive di scuola, oggi è l'ultimo giorno di un anno e domani sarà il primo dell'anno successivo…

Amo molto il mio lavoro, amo stare con i bambini, ma le vacanze… sono tutta un'altra cosa!

Anche se devo dire che quest'anno, in fondo, sono piuttosto contenta di tornare a scuola… quasi come quando Werewolf era un lupetto e Fatina era piccola come Trilly: io andavo a scuola a riposarmi dopo aver passato le notti quasi insonni…
Il fatto è che in queste vacanze ho fatto e disfatto (con relativi lavaggio e stiratura) valigie per un tot di viaggi e cambiato (sempre con relativi lavaggio e stiratura) un tot di letti più del solito… Non è ancora finita, ma mi pare che siamo a buon punto, e questo mi fa sentire meglio!

Allora, procedendo in ordine cronologico:

- fine giugno sono andata via per un week end lungo con Fatina e la sua amica, al mare (due borse da viaggio, con doppio cambio visto che il tempo era alquanto variabile).

- Inizio di luglio: Werewolf è partito per andare a casa di Luna  e restarci per un periodo imprecisato (borsone da viaggio, borsa più piccola con numero imprecisato di magliette e slip). Dato che la sua stanza era libera, Light-Blue è venuto qui in visita, per due periodi separati di alcuni giorni… (doppio cambio del letto di Werewolf).

- Seconda metà di luglio: Fatina, Capitano, ed io partiamo per una settimana a Roma, seguita da una settimana a Riccione (due borsoni da viaggio, come per due viaggi separati, più borsa per le scarpe). Durante lo spostamento visita a Werewolf, per vedere se era ancora vivo (era vivo: relativo rifornimento con la sua biancheria ormai sporca).

- Ritorno direttamente dal pronto soccorso di Riccione, con Fatina sotto ghiaccio per tenerle abbassata la febbre (lavaggio e stiratura di tutto, compresa la biancheria di Werewolf). Dato che la stanza di Werewolf è sempre libera, immediato arrivo di Light-Blue per vedere come sta la sua Fatina, e naturalmente permanenza di una settimana, fino a che lei non si rimette (cambio ecc. di biancheria da letto).

- 10 agosto: ritorno di Werewolf seguito da Luna; tentativo di organizzare i posti letti maschi - femmina - letti a castello -letti bassi (prima preparazione dei letti) e resa incondizionata alle scelte già fatte da loro a mia insaputa (cambi vari cuscini - federe - lenzuola in base alle preferenze personali; successivo lavaggio del contenuto del borsone da viaggio di Werewolf - alcuni oggetti ivi rinchiusi dal 7 di luglio non sono più stati identificabili).

- 14 agosto: arrivo di Light-Blue per passare qui il ferragosto, tentativo di emulazione della coppia maggiorenne, da parte di Fatina e Light-Blue, con richiesta di dormire nella stessa stanza; assoluto divieto da parte di Mamma e collocazione di Light-Blue sul divano (preparazione dello stesso come letto) in zona della casa non fornita di condizionatore; sensi di colpa di Mamma in una delle notti più calde dell'anno, derisione da parte di Capitano…

- 15, 16, 17 agosto: mattina smantellamento e sera ricollocazione delle lenzuola sul divano, partenza di Light-Blue.

- 18 agosto: lavaggio di tutte le lenzuola, cambiate in tutti i letti - divani utilizzati

- 19 agosto: tentativo di utilizzare la tessera famigliare della piscina: immediata successiva febbre di Luna, che non ha resistito a una giornata piena di sole

- 22 agosto: compleanno di Light-Blue, Fatina ospite a casa di lui per poter passare la serata insieme anche alla sua famiglia (borsa con 4 diverse possibilità di scelta perché "non so bene dove vuole andare"), accompagnamento a casa sua.

- 23 agosto, sera: ritorno di Fatina accompagnata da Light-Blue (smantellamento borsa, preparazione divano per lui).

- 25 agosto: ripartenza Light-Blue (lavaggio lenzuola)

- 26 agosto: partenza Mamma e Capitano per Barcellona (borsone e bagaglio a mano, per calibrare pesi e contenuti secondo le regole di sicurezza degli aeroporti); spostamento di Fatina a casa dei nonni, per non disturbare troppo i due piccioncini, Werewolf e Luna (preparazione di borsa con biancheria e abbigliamento, preparazione dello zaino con i libri di scuola per finire i compiti delle vacanze)

- 30 agosto: ritorno di Mamma e Capitano, ritorno a casa anche di Fatina perché i Nonni partono per il mare (lavaggio di tutto); arrivo immediato di Light-Blue per poter essere qui stamattina e partecipare ad una fiera dell'informatica al seguito del Capitano (preparazione letto-divano). 

- Oggi 31 agosto: infiniti ringraziamenti alla Zietta, che mossa a pietà nei confronti di Mamma, si è organizzata per poter accompagnare lei i Nonni al mare al posto di Mamma.

Al momento non sono previste altre partenze dai legittimi abitanti della Gabbia (di matti…), perciò borse e borsoni sono stati strategicamente ricollocati in cantina. Almeno il capitolo "valigie" appare temporaneamente chiuso.

In fondo, domani, il ritorno a scuola potrebbe essere anche piacevole…

Inizia la scuola...
martedì 2 settembre 2008 0.27

Lo so che oggi non inizia la scuola in nessuna regione italiana, ma per tutti gli insegnanti inizia proprio oggi l'anno scolastico, perciò anche per me. 

Sono uscita di casa presto, mi ha accompagnato Capitano (secondo me temeva che scappassi ed andassi da qualche altre parte...). Quando sono tornata a casa c'erano ancora tutti: ho preparato un pranzo per sei senza aver pensato prima a cosa fare, con quel che ho trovato in casa; pazienza... Nessuno poi è comunque morto di fame...

Sono tornata a scuola: ho ritrovato tutti i problemi che c'erano a giugno, e anche qualcuno in più. Ho rivisto le colleghe odiose e le colleghe amiche: una manca, ed è un'assenza pesante, perchè per un motivo diverso dal previsto; avrebbe dovuto essere a casa col suo bimbo nuovo nuovo, ma il bimbo non c'è più...


E quando ci penso mi sembra proprio un grande dono la mia grande Gabbia piena di matti. 






Incomincia un anno...
martedì 2 settembre 2008 0.48

Primo settembre, inizia un nuovo anno scolastico. E sarà un anno più importante di altri per qualcuno, ad esempio per Werewolf.

Nonostante Werewolf  assomigli molto, fisicamente, a Capitano, ha preso alcune cose anche da me: lo sguardo apparentemente da persona molto seria che lo fa sembrare affidabile, la nefasta tendenza ad ingrassare nei momenti di stress, l'amore quasi imbarazzante per la lettura e per i libri in generale, ma soprattutto Werewolf ha ereditato il desiderio (e spero anche la capacità) di insegnare, di mettersi in relazione con i più piccoli. Da bravo lupo, sa che accudire i cuccioli, anche se non tuoi, è un dovere di tutta la comunità e se ne fa carico volentieri. Ha iniziato a collaborare con gli allenamenti delle squadre dei primi calci quando, lui ancora quasi cucciolo, aveva 17 anni. Da allora la passione è cresciuta, e nel suo futuro vede l'insegnamento vero e proprio: sta frequentando la facoltà di scienze motorie e vuole lavorare nella scuola. Tra i sogni e la realtà però ci sono di  mezzo tanti passaggi... e la fatica di far realizzare un sogno a volte ha bisogno di cibarsi di autostima. Così Werewolf oggi ha iniziato il suo anno di Servizio Civile, in una scuola di un paese della periferia.

Sarà parte della scuola a tutti gli effetti, in supporto alle classi con alunni extracomunitari o con handicap. Avrà un assegno mensile che gli consentirà di non dover sempre dipendere dal nostro “buon cuore”. Mercoledì parteciperà al suo primo collegio docenti (mi rendo conto che è una depravazione mentale,vedere un collegio docenti come un momento di passaggio, ma vivo nella scuola da più di metà della mia vita...). Avrà responsabilità più grandi di quelle avute finora. Sarà costretto a parlare in modo comprensibile e a far sentire il proprio punto di vista, lui che se può si mimetizza.

Sarà faticoso, molto.

Gli farà bene, molto.

Lo so. E' successo anche a me: anch'io sono entrata nella scuola alla sua età, anch'io prima mi mimetizzavo... 

Buon viaggio Werewolf! Buon anno scolastico, per la prima volta “dall'altra parte”.


A volte ritornano...
mercoledì 3 settembre 2008 2.05

Fatina è triste: Light-Blue è ripartito.

Mi ha detto che aveva voglia di coccole. Le ho detto che erano tre giorni che viveva di coccole; mi ha risposto che voleva "coccole di mamma".

Le ho fatto tutte le coccole che voleva e stasera, visto che Capitano abbandona il tetto coniugale per andare al lavoro, dormirà con me nel lettone.

 Meno male! La mia Fatina ogni tanto ritorna!


A volte ritornano... (2)
mercoledì 3 settembre 2008 2.37

Fatina stamattina è stata male, si è svegliata vomitando…

Ed è inevitabile pensare che presto ricomincia la scuola, che certe cose non passano mai del tutto…

Quando era una Fatina piccola il suo rapporto con la scuola era quanto meno problematico: per un certo periodo, ogni sera, stava male; non importava cosa mangiasse, cosa avesse fatto prima, a che ora andasse a letto… importava chi e cosa c'era l'indomani a scuola.

E' difficile accettare, per un'insegnante, che la scuola possa fare così male, è difficile accettare che i tuoi figli diventino le vittime del sistema in cui tu credi e nel quale spendi tante energie.

E poi è difficile trovare un aiuto giusto… Fatina per fortuna l'ha trovato, e pian piano ha imparato a gestire i suoi sentimenti nei riguardi della scuola, ha imparato a non stare troppo male.

E poi ha trovato una scuola accogliente, e non ha più avuto bisogno di lavorare per non star male.

Solo che, ancora una volta, A VOLTE RITORNANO, ed è tornato anche questo pezzo di Fatina.


Scuola reale (1)
mercoledì 3 settembre 2008 20.47

Werewolf e gli altri ragazzi del servizio civile, stamattina, avrebbero dovuto partecipare al collegio docenti. La cosa però è "slittata " e loro sono stati utilizzati come facchini, con qualche perplessità sulle richieste dei bidelli che, invece di accontentarsi della collaborazione dei ragazzi, hanno pensato bene di approfittare dell'assenza dei referenti per farsi sostituire del tutto.

Nessuna novità per me: l'andazzo è questo ovunque, nella scuola ogni tanto c'è qualcuno che non fa il proprio lavoro, e questo ricade su altri. Succede soprattutto quando deve iniziare la scuola: tutto deve essere, almeno apparentemente, in ordine; chi deve lavorare sostiene di aver già fatto troppo; qualche altro che in quel momento non può tirarsi indietro c'è sempre… I ragazzi non erano in condizione di tirarsi indietro.

Ho dato a Werewolf qualche dritta per difendersi da questi personaggi, e già che c'ero anche qualche altra indicazione pratica di comportamento.  Era perplesso.

Ma la scuola in questo momento è anche questo, e se lui vuole proprio entrarci deve farci i conti.


Scuola reale (2)
mercoledì 3 settembre 2008 20.49
Un convegno sul disagio scolastico, per iniziare l'anno, a cui tutte le insegnanti devono partecipare. Grande soddisfazione degli organizzatori per il numero di presenze (poca fatica… era obbligatorio per tutti gli insegnanti della città… ma nessuno lo fa notare!). Nomi di richiamo, interventi a tratti un po' banali, atmosfera piacevole, brunch a mezzogiorno… Il tutto organizzato dal Comune, molto autocelebrativo: "guardate che bravi siamo ad avervi dato questi aiuti: vi abbiamo pagato psicologi, medici asl, progetti… I risultati? Bhe, adesso vi leggiamo i dati della rilevazione del disagio… Come? I dati dei risultati sui ragazzi? Eh, ma non sono misurabili…"

Poi, l'ultimo intervento: Elio Damiano, professore universitario di lunga fama, il nome più di spicco del programma. Con i suoi modi da gatto prima affascina la platea, poi trascina gli insegnanti dalla sua parte, li strappa dal torpore del dopo brunch e dei dati autocelebrativi, e infine affonda… e distrugge psicologi, medici asl, e funzionari del comune che li ha pagati.

La scuola è la scuola. Gli insegnanti facciano gli insegnanti. Gli psicologi facciano gli psicologi fuori dalla scuola. Gli insegnanti applaudono, e sorridono. La funzionaria del comune salta sulla sedia.

Non so per le mie colleghe, ma per me è stato un inizio d'anno bellissimo: forse non mi ha cambiato la vita, ma un po' di entusiasmo e di identità professionale me l'ha restituita!


Lontana come la Luna… O forse no.
mercoledì 3 settembre 2008 20.51
In queste mattine Werewolf si alza presto per andare a scuola, e Luna resta in casa. Si alza mentre Capitano va a fare la spesa, poi fa colazione e ritorna in stanza. E' molto educata, non vuole disturbare, probabilmente se potesse si nasconderebbe fino al ritorno del suo amore, al quale poi si aggrappa come una cozza allo scoglio.

E'  veramente lontana come la Luna… incomprensibile con quel suo dormire a lungo, restare volentieri in casa nonostante la nostra presenza, indossare sempre abiti scuri.

Eppure… eppure con una caparbietà e una determinazione che iniziano a piacermi. Certo, indirizza queste due qualità in modo a me completamente estraneo (io che sono sempre in giro per il mondo, che se potessi tornerei a casa solo per dormire, che ogni tanto amo e cerco la solitudine assoluta), eppure le riconosco, almeno quelle non mi sono aliene.


Ho allevato un mostro?
mercoledì 10 settembre 2008 1.08
Quando Werewolf era piccolo, era un bimbo dolcissimo, e soprattutto attento ad ogni mio cambio di umore,  ad ogni segno che potesse far pensare che c'era quacosa di diverso dal solito. Ero molto orgogliosa di ciò, e speravo che, crescendo, sarebbe diventato un uomo sensibile.

Ieri sera avevo un mal di testa furioso: di fatto ho preparato tavola e cena e poi sono andata a letto; stamattina Werewolf, prima di andare a scuola, mi ha visto con la testa nel water che vomitavo. Oggi a pranzo non c'ero: ero di nuovo a letto, con la febbre; ci sono rimasta per tutto il pomeriggio.Lui non ha di fatto salutato, figuriamoci se mi ha chiesto come stavo... Mentre ero lì che febbricitavo pensavo che, in fondo, avevo allevato un mostro, non un uomo... era diventato adulto e di quel che c'era prima non restava più niente... Mi vedevo già anziana e sola con un figlio che mi dimentica in ospizio, senza nemmeno venirmi a trovare... Probabilmente mi sono addormentata e ho farfugliato qualcosa nel sonno. Mi sono svegliata con Werewolf che chiedeva: tutto bene mamma? Ho un po' di febbre, ho 38 tesoro. Ti serve qualcosa, mamma? Posso fare qualcosa? Magari riportare in congelatore il ghiaccio riutilizzabile, grazie. Ti serve altro, c'è qualcos'altro che posso fare?

No grazie, va bene così.

Non ho allevato un figlio mostro... solo un figlio molto distratto, al quale sono servite quasi 24 ore per accorgersi che stavo male...


Il prima e il dopo
sabato 6 settembre 2008 18.59
Succede, qualche volta, che dalla mia posta nome.cognome@istruzione.it arrivino notizie di colleghe con cui non ci si sente da un po'. Succede che ci si scambino notizie delle proprie famiglie, anche, perché siamo donne, oltre che insegnanti.

E' successo così anche questa volta. Una cara collega tornata al sud, che non sentivo da un annetto… Sono successe così tante cose in questo anno che, per spiegarle bene come è in questo momento la vita di questa famiglia (che lei per altro conosceva abbastanza un paio d'anni fa, dai miei racconti quotidiani), le ho mandato l'indirizzo di questo blog. Si è divertita, mi pare, a leggerlo.

Ma la cosa che mi fa riflettere è: quando è cambiato tutto? Quando esattamente Werewolf e Fatina sono cresciuti? Quando io e Capitano siamo precipitati nel non poter quasi più star soli in casa nostra? Dove termina il "prima" e dove inizia il "dopo"?

Il "prima" era la vacanza dell'anno scorso in cui eravamo ancora tutti e quattro in giro per l'Europa? Il "dopo" è stata la nostra vacanza di coppia a Barcellona? E l'incidente in moto di febbraio in cui abbiamo rischiato di perdere Werewolf sta nel prima o nel dopo? E l'arrivo nella nostra vita di Light-Blue e di Luna sta nel prima o nel dopo?

Mi chiedo ogni tanto: se avessi fotografato ogni giorno della loro vita il viso dei miei figli, e mettessi le foto in ordine, riuscirei a scoprire il momento in cui si sono trasformati da bambini in ragazzi?

I momenti di svolta li scopri sempre dopo… non riesci quasi mai a coglierli quando li stai vivendo… Che peccato!


Ritorno alla normalità… (?)
lunedì 8 settembre 2008 1.20
Stamattina è partita Luna, la sono venuta  a riprendere i suoi genitori. Werewolf è andato in crisi: è riuscito a trattenersi fino a quando lei è rimasta qui, ma ha impiegato un'oretta buona a calmarsi dopo che è partita.  Ho cercato di farlo parlare di cose pratiche: il tirocinio, gli esami da fare, la scuola… E poi l'ho consolato con gli agnolini della nonna, tenuti strategicamente in congelatore da un po'.

Light-Blue e Fatina oggi pomeriggio sono andati al compleanno della nonna di lui, e poi lui è tornato a casa con sua mamma. Per fortuna siamo riusciti a convincerli che era meglio così, che lui risparmiava i soldi del treno… In realtà, se tornavano qui, domattina sarebbero stati a casa da soli: Capitano al lavoro, io a scuola e Werewolf pure… Nulla di grave, per carità; ma, visto che quando Fatina si sveglia, sveglia Light-Blue a suon di baci… meglio evitare.

Stasera a cena eravamo solo in 4, solo NOI 4…

Non succedeva da due mesi…

Per un po', siamo tornati alla normalità… Per quanto possa essere normale la nostra famiglia!



La creazione di un mostro…
lunedì 8 settembre 2008 1.22
Capitano è sempre stato un "monomaniaco".  Nel senso che i suoi hobby sono sempre stati grandi amori, che non ammettevano null'altro e duravano per un buon periodo di tempo: la filatelia, la pesca, l'assemblaggio di computer, e, da ultimo, Diablo, un gioco di ruolo, che lui pratica soprattutto on-line.

Da qualche settimana, quando è qui, Light-Blue parla con Capitano di un altro gioco, che si può fare solo on-line (Guild-Wars, mi pare). Credo sia stato soprattutto per avere un  argomento comune di conversazione, e poi per farsi apprezzare… Solo che Capitano, con i giochi on-line, è sempre molto a suo agio, così si è incuriosito… Light-Blue allora gli ha fatto provare il gioco entrando col suo account, gli ha spiegato i primi trucchetti, gli ha mostato gli ambienti…

Oggi pomeriggio Capitano, prima di andare a riprendere Fatina, è andato un negozio di videogiochi e, trovata la versione del gioco che permette di iniziare, l'ha comprato. Stasera ha abbandonato Diablo ed è lì col gioco nuovo. Fatina, prima, al telefono con Light-Blue, faceva da intermediaria per i consigli che Capitano chiedeva.

Caro Light-Blue, tu non potevi saperlo, ma nelle ultime settimane stavi creando un mostro… Ora che la frittata è fatta spero che tu sappia gestire la situazione senza esserne travolto…

Pensaci prima, la prossima volta, ora che lo sai!


Il cadavere del tuo nemico…
mercoledì 10 settembre 2008 1.06
Fatina è sempre stata molto sensibile alle cattiverie altrui: ogni tanto ne è stata vittima, e soprattutto vive anche i piccoli dispetti come offese alla sua dignità; tuttavia non sa difendersi con gli stessi mezzi, usando le stesse armi. Quando era più piccola reagiva molto spesso in modo fisico, usando le forza, e da "vittima" alcune volte è diventata "colpevole"; così, a fatica, sulla sua pelle, ha imparato a non reagire immediatamente, ad aspettare o a chiedere agli adulti di fare giustizia.

Anche quest'estate è stata vittima di scherzi di dubbio gusto. In questi giorni si è saputo che chi li aveva architettati  è, per vari motivi, è molto in crisi.

Ieri sera Fatina, chattando, consigliava a Light-Blue: "siediti sulla riva del fiume e aspetta di veder passare il cadavere del tuo nemico" e aggiungeva, con un che di sadico: "io il mio cadavere l'ho già visto passare, e non ho nemmeno aspettato tanto!"


Raggiungere i sogni
mercoledì 10 settembre 2008 1.32
Caro Werewolf, i sogni sono come le stelle, che brillano in un cielo lontano… Le guardi e brillano, e nelle notti più limpide ti sembra quasi possibile stendere la mano e toccarle.

Poi ci sono le notti di vento, che fa correre le nubi nel cielo, e le stelle si vedono solo ogni tanto, a sprazzi, e mai tutte insieme.

Poi ci sono le notti di tempesta in cui le nubi oscurano tutto, la pioggia scende e fa dimenticare ogni stella: vorresti solo stare al riparo e delle stelle ti pare che non ti importi più.

Stanotte è una notte di tempesta, ti sei chiuso al riparo e pensi che delle stelle non t'importa nulla.

Tornerà il sereno, prima o poi…

Se avrai il coraggio di alzare lo sguardo, vedrai che le stelle saranno ancora là.

Non avere paura e stendi di nuovo la mano.


Tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te…
sabato 13 settembre 2008 2.27
In questa prima settimana di scuola non volevo, per la quarta volta, visto che i miei alunni sono in quarta, tediare me e loro partendo con il racconto di cosa hanno fatto durante le vacanze: qualcuno è andato in villeggiatura, qualcuno no, e questi ultimi pensano sempre di non avere nulla da raccontare… Così, già mentre tornavo da Barcellona, avevo pensato di proporre un testo in cui dovessero descrivere la "cosa più bella che hai visto" durante le vacanze (ci stava qualsiasi cosa: un paesaggio, una città, un film, un amico...)

Orgogliosa di questa mia trovata, ieri ho iniziato a dettare il titolo: "RACCONTA QUAL E' STATA LA COSA PIU' BELLA CHE HAI VISTO LA SCORSA ESTATE".

- Maestra? Ma allora non dobbiamo parlare di queste vacanze?

- Certo, perché?

- Eh, a dir la verità siamo ancora in estate, se diciamo l'estate scorsa è quella dell'anno scorso…

Tu ci dici sempre che dobbiamo usare le parole giuste al posto giusto…

- Sì, avete ragione. ma ormai avete scritto. Tanto ormai sapete cosa intendo, ne abbiamo parlato a voce.

Ebbene sì, sono io che dico di stare attenti alle parole. Io che ho insegnato come si usa il vocabolario. Sempre io che ho ripetuto allo sfinimento di non aver paura degli errori perché servono per imparare, e che tutti sbagliano, anche le maestre. Ancora io che li esercito a confutare le tesi altrui perché "l'italiano si impara prima di tutto parlando" e "chi sa parlare non teme nessuno".

Devo iniziare ad essere una maestra meno democratica!


Tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te… (2)
sabato 13 settembre 2008 2.29
Fatina frequenta un istituto professionale con indirizzo moda; quest'anno ha delle compagne nuove, e anche un compagno.

- Com'è? Un po' gay?

- Mamma, anche tu! Io non sopporto questi stereotipi! Ne parlavamo anche con le compagne oggi: perché un ragazzo che si occupa di moda deve essere per forza gay? Ognuno ha il diritto di fare quello che preferisce nella sua vita!

Ooooopsss! Anni di discorsi sulle pari opportunità: "ognuno può fare tutto, basta volerlo";   anni di discorsi sulla tolleranza: "ognuno ha il diritto di vivere la sua vita come vuole, purchè non rechi danno agli altri"; anni di discorsi sulla massificazione: "non fate qualcosa solo perché lo fanno tutti, siate sempre solo voi a decidere"… e adesso casco così, in questo tranello sciocco dello stilista maschio omosessuale ad ogni costo!

Meno male che Fatina, almeno, non mi ha rinfacciato le parole che tante volte ho detto.

Mi devo ricordare che le pari opportunità funzionano anche al contrario!



Il sereno…

sabato 13 settembre 2008 2.30

E' tornato il sereno…

Sul viso di Werewolf è tornato il suo splendido sorriso, e oggi sono risuonate persino un paio delle sue risate sonore.

Meno male…

Ma che fatica parlare per due giorni mettendoti in gioco ad ogni parola, che fatica ipotizzare anche cose che proprio non ti piacerebbero…

Che fatica strapparlo dal suo parlare a monosillabi…

E poi finalmente la diga si apre, e il fiume di parole esce…

Godiamoci questi giorni di sereno.


50 anni fa…
domenica 14 settembre 2008 11.30
Oggi, per questa famiglia, è un anniversario importante, una di quelle date senza le quali non ci sarebbe la realtà così com'è oggi.

50 anni fa si sposavano il nonno M. e la nonna I.

Se non si fossero sposati non ci sarebbe il Capitano e non ci sarebbero nemmeno Werewolf e Fatina…

Il nonno M. e la nonna I. purtroppo non ci sono più da un po'…

Non ci sono più a Natale, non ci sono più nei compleanni, non ci sono nelle occasioni di festa.

O forse un po' ci sono… certo nei nostri cuori, ma anche, in modo meno banale, c'è il nonno nelle risate di Werewolf, e anche nei suoi resoconti delle partite di calcio coadiuvati da tovaglioli piatti e bottiglie ("era in questa posizione e gli ha fatto una finta così…"), c'è la nonna nelle battute taglienti di Fatina, e negli occhi del Capitano; c'è la nonna nel pentolone grande per il risotto, e il nonno nei coltellacci per il prosciutto…

Ci sono nei nostri discorsi, quando immaginiamo cosa direbbero (o non direbbero…) se fossero qui, se vedessero… e ci sono reali nei nostri pensieri, seduti da qualche parte, "di là", per mano, a guardarci e a proteggerci.

Buon anniversario nonni, dovunque e comunque voi siate.


 Tecniche di convincimento…
venerdì 19 settembre 2008 1.20
- Papi, come sei bello oggi! Sembri più giovane!!! Come sei vestito bene!!!

- Grazie Fatina, molto gentile… credo che tu voglia chiedermi qualcosa…

- Papi ti voglio bene sai? Sei proprio un bel papà!

- Sì Fatina, dimmi…

- PapipossoandareadormiredaLight-Bluequandodaluic'èlafiera?

- E… quando sarebbe?

- Eh… in Novembre… Ha già montato un letto in più in camera sua…

- Si porta avanti, eh? Scusa, ma mi hai detto che ha una stanza degli ospiti e la vecchia stanza di suo fratello…

- Sì, ma le finestre non chiudono bene, entra il freddo…

- …

- Dai, posso?

- Vedremo… dipende…

- Da cosa?

- Da come ti comporti… soprattutto vedremo i voti a scuola…

- Ok papi, grazie. Smack!

Credo che presto inizierò una novena per far abbassare i voti di Fatina…


25
giovedì 18 settembre 2008 0.00
Oggi è un'altra data speciale per questa famiglia…

Io e Capitano ci siamo sposati 25 anni fa.

Eravamo due ragazzini: io 21 anni compiuti da poco (come se Werewolf si sposasse il prossimo inverno...) e Capitano 23. Avevamo facce da bambini e tanta voglia di stare insieme. Non avevamo molto altro: non una casa nostra, non soldi messi via (anzi... quando siamo tornati dal viaggio di nozze aspettavamo con ansia il giorno di paga perchè eravamo quasi a secco); avevamo solo i nostri lavori e il nostro amore.

I nonni, che allora erano solo i nostri genitori, probabilmente erano un po' preoccupati per il nostro futuro: a quell'età scegliersi per la vita sembra un azzardo.

Ci sono stati giorni tristi, momenti duri, giorni felici, giorni di noia, giorni sorridenti, giorni (e notti...) faticosi. Ma siamo ancora qui. Non so bene come, non so bene perchè: ci abbiamo provato e siamo ancora qui.

Ed è una bella sensazione.

La festa sarà sabato, ma questa è comunque una giornata un po' speciale, anche se siamo stati tutti un po' impegnati col lavoro per quasi tutta la giornata.

A me è arrivato un regalo inaspettato… una fedina con cinque (5!!!!!!!!!!!) diamanti. Tremo un po' se penso al nostro conto in banca… ma sono stata felicissima…

A Capitano, altre al regalo "vero" (e naturalmente tecnologico…) ho fatto un video con una scelta di foto di questi 25 anni… Aveva gli occhi lucidi… penso che anche lui abbia gradito molto…

E poi… ci è arrivato un regalo bellissimo dai ragazzi: una pergamena con un disegno di Federica ed una scritta "L'AMORE E' UNA COSA RARA, PER MANTENERLA BISOGNA RESTARE UNITI"; sul disegno un cuore diviso in due parti che, di fatto, sono due visi che si guardano e si baciano… Molto tenero! Lo farò incorniciare.


Libri e lettori (1)
lunedì 22 settembre 2008 2.05
Oltre ad essere una mamma, sono pur sempre una maestra… e durante la scorsa settimana, in mezzo  tutti i preparativi per la festa, naturalmente, sono comunque andata a scuola. Siamo ancora all'inizio dell'anno, in fase di avvio, ed i libri di lettura sono appena arrivati, tutti insieme… In classe, ogni tanto, si sente chiaramente l'odore della carta appena stampata: per chi come me ha la passione dei libri, è una festa. Sul libro di lettura, poi, quasi all'inizio, c'è un breve testo che descrive esattamente ciò che prova un lettore di quelli "tosti" quando legge… L'abbiamo letto venerdì, in classe. Naturalmente mi ci sono riconosciuta e, giusto per vedere se avevano compreso bene il testo, ho chiesto ai bambini: - Secondo voi come mai io mi riconosco in questo testo? Come mai penso che chi l'ha scritto sia molto simile a me?

Hanno risposto in diversi, in parecchi si sono riconosciuti a loro volta (quasi tutte bambine per la verità). Ma il primo a rispondere è stato A. La dislessia gli impedisce di leggere in maniera scorrevole e di scrivere in modo corretto e coerente; i libri per lui, probabilmente, sono pieni di segni che si muovono e si scambiano, le righe del quaderno sono sentieri di montagna. Questo problema gli causa, a volte, momenti di fatica tali che non riesce più a star seduto o a stare zitto. Diresti che non ha il tempo né la voglia di fare attenzione ai dettagli, o di prestare attenzione a te…

Eppure A. mi ha detto: - Tu ti riconosci perché anche tu sei come il bambino del testo. Perché tu quando leggi le storie ci vai dentro, quando un libro ti piace non ascolti nessuno che ti parla, e quando ci racconti i libri che hai letto hai le stelline negli occhi.

Grande A.: che mi ha visto leggere solo qualche volta in piscina, che mi ascolta e mi osserva anche se non sembra; che forse non legge benissimo i testi sui libri, ma legge benissimo nella testa della maestra! 


Libri e lettori (2) 
lunedì 22 settembre 2008 2.04
…E poi c'è G. che i libri non li amava proprio, che dice che vuole fare un lavoro "fuori, in giro a muoversi, perché io seduto troppo tempo non ci voglio stare". Nello scorso anno scolastico ha letto in tutto solo 3 libri della biblioteca, brevi e con tante figure. Quando era il momento di fare il cambio dei libri, ogni mese, diceva di averli dimenticati,  oppure affermava candidamente - Non l'ho finito, non ho fatto in tempo…

A maggio avevo portato a scuola un libro che parlava di calcio, a metà tra il romanzo e il manuale. Mi aveva chiesto se poteva tenerlo durante l'estate per finire di leggerlo. Consideravo già questo un successo. Ieri, nella conversazione sui libri letti in vacanza, ho saputo che durante l'estate ha letto altri due libri, di sua volontà, senza imposizioni, oltre a quelli assegnati da noi; me li ha raccontati e mi ha chiesto se ce ne sono  altri dello stesso tipo...

Il "lato oscuro" della lettura sta facendo i suoi seguaci!


Libri e lettori (3)
martedì 23 settembre 2008 2.16
Stamattina stavo leggendo, con i bambini, a scuola, la pagina di introduzione ai testi narrativi sul libro di lettura. Paragonando i racconti a piatti prelibati il libro chiede: "Sei un divoratore di storie o il tuo appetito ha bisogno di essere stuzzicato?" A questo punto si sente una voce:

- Maestra, come si chiama la malattia che dicevi l'altro giorno?

- Ma… di che malattia parli?

- Ma sì, quella che hai anche tu… Quella che quando la prendi una volta poi non puoi più guarire…

- … ??? (sguardo interrogativo - all'interno del mio cervello nel frattempo si accendono i circuiti della memoria per cercare di ricordare cosa posso aver detto per scatenare un attacco di fantasia come questo… Oddio!!! E se invece ho detto davvero qualcosa del genere e ora non me ne ricordo più?)

- Ma sì, dai, quella dei libri, quella che se inizi un libro che ti piace devi per forza continuare a leggerlo…

- Ahhhhh!!! (Meno male, per questa volta era solo un attacco di fantasia!) Non so, non ha un nome. Se volete lo cerchiamo noi, potete decidere.

- Librite!

- Librettite!

- Leggite!

-  Sì, leggite, mi piace. Da ora in poi questa malattia si chiamerà LEGGITE.

Ok… Nel giro di tre minuti ho scoperto:

- di aver scoperto una nuova malattia

- di averla contratta

- che è incurabile

- inoltre, gli ho dato un  nome…

E poi dicono che la vita delle maestre è noiosa…


La festa
giovedì 25 settembre 2008 1.37
Sabato sera abbiamo fatto la festa per festeggiare i nostri 25 anni di matrimonio. Abbiamo rinnovato la promessa matrimoniale durante la Messa, poi abbiamo allestito una cena a buffet nel salone della parrocchia. E' stato abbastanza faticoso l'allestimento di tutto, soprattutto perché la scorsa settimana sono stata a scuola 8 ore praticamente ogni giorno, ma alla fine ne è valsa la pena.

Molte cose sono state emozionanti, altre soprattutto strane, altre dolci…

Emozionante ritrovarsi alla porta della nostra chiesa, oggi come allora. Emozionante l'ingresso: allora con i nostri genitori, questa volta con i nostri figli.

Strano notare, dopo un quarto d'ora, che il drappo e i cuscino sul banco erano rossi, e non bianchi…

Strano pensare che dietro di noi c'erano Werewolf, Fatina e… Light-Blue.

Strano togliersi le fedi e posarle su un piattino davanti a noi.

Dolce guardare i nostri due ragazzi portare il pane e il vino all'offertorio, dolce vedere il pianto di commozione di Fatina al canto finale. Dolce, e un po' triste, sentire il nostro parroco dare l'annuncio che deve andare altrove: era arrivato poco prima che noi iniziassimo il cammino di preparazione al matrimonio, siamo stati noi la prima coppia che ha prima seguito e poi sposato…

Strano risentire la marcia nuziale mentre in tanti si avvicinano per gli auguri.

Emozionante vedere tanti amici riuniti: tutti sinceramente partecipi, tutti pronti a far festa con noi. Strano preparare le porzioni durante la tua festa "di nozze".

Dolce, e buffo, sentire la nonna che sgrida Fatina e Light-Blue perché si baciano in pubblico.
Per niente strano pensare che questa è la festa che avresti voluto anche allora.


Comunicazioni
mercoledì 24 settembre 2008 1.41
Di sera, la gabbia di matti diventa una delle zone più "comunicative" della città. C'è il Capitano che gioca on-line (ormai con più giochi a scelta o anche in contemporanea su due computer diversi…) Werewolf e Luna al cellulare, Fatina e Light-Blue che chattano; nel frattempo Werewolf risponde alle mail sul forum e Fatina è al cellulare con la sua amica P.; io dò il mio contributo rispondendo alle mail, cercando materiale per le lezioni e aggiornando questo blog. A volte le comunicazioni si incrociano, e Luna saluta Fatina dal cellulare di Werewolf, il Capitano chiede aiuto a Light-Blue per i giochi on-line attraverso la chat di Fatina e via di seguito.

Se per qualsiasi motivo la nostra super-connessione ha dei problemi, viene promulgato il lutto familiare…

Quando io e il Capitano eravamo ragazzi non potevamo parlarci al telefono in situazioni normali: non perché non fosse diffuso, non perché i tempi fossero altri… semplicemente in casa mia il telefono non c'era. Per scelta. Del nonno (allora ancora solo mio papà).

Nulla di grave, per carità: siamo cresciuti ugualmente, e poi abitavamo a poca distanza l'uno dall'altro e ci vedevamo almeno un paio di volte al giorno. Quando il Capitano è partito per il servizio militare la Santa Vicina ha sopportato pazientemente le nostre telefonate quotidiane: lui chiamava, poi chiudeva la telefonata; lei suonava il campanello, io scendevo e dopo un po' lui richiamava. Credo che questo sia uno dei motivi che mi fanno amare tanto internet: dopo quella "privazione" ora posso comunicare col mondo quando voglio, per tutto il tempo che voglio, con le modalità che preferisco…

E' come una grande abbuffata dopo essere stati digiuni per tre giorni!


Regali… zippati
mercoledì 24 settembre 2008 1.42
Fatina e Light-Blue sono entrambi "artisti": lui suona, lei disegna, ma entrambi non disdegnano la forma artistica preferita dall'altro; così di sera, abbastanza spesso, quando chattano, si scambiano i frutti del loro lavoro. Questa sera, dopo che Fatina gli ha mostrato con la webcam il suo disegno di oggi (una leonessa in bianco e nero, tutta agghindata per "personificarla"), Light-Blue, prima di inviarle un file audio, le ha scritto:

 - Ti mando un regalino: è zippato, così lo apri proprio come un vero regalo

No comment…


Colonne sonore
mercoledì 24 settembre 2008 1.45
Stralcio di discorso di Fatina, rivolto alla sua amica P., colto stasera al volo, fuori dal contesto:

- Ma come, ma quando lo vedi tu non senti la musica nella tua testa?

- (…)

- Io, quando lo vedo arrivare, dentro di me sento la musica, come se fossi dentro a un film!

 You are the music in me…


Gelosia
venerdì 26 settembre 2008 23.12

La gelosia fa pestare i piedi e tirar pugni. 

La gelosia fa smettere di mangiare.

La gelosia fa trattenere il respiro fino a svenire 

La gelosia fa piangere e urlare. 

Ai figli piccoli quando nasce un fratellino...

Ai figli grandi quando hanno un amore lontano...

MA  ALLORA, PERCHE' CAVOLO NON VI TROVATE UN AMORE VICINO????

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