mercoledì 4 gennaio 2012

Dal vecchio blog... (dicembre 2008)

martedì, 02 dicembre 2008

49

BUON COMPLEANNO
CAPITANO!


Gli anni non ti cambiano:
resta sempre così!



giovedì, 04 dicembre 2008

Chi sono io

A casa sono una moglie, una mamma, una figlia,  una sorella, una cuoca, un'infermiera, un'amica, una padrona di casa…
A scuola sono una maestra, una collega, una rappresentante sindacale, una collaboratrice del dirigente, una responsabile di laboratorio…
In parrocchia sono una catechista, un membro del gruppo liturgico, una lettrice…
Quando, ogni tanto, faccio ciò che mi piace sono una lettrice, una ricamatrice, una componente del gruppo di ricamo, una blogger…
A volte i ruoli si confondono, si sovrappongono, si scontrano…
A volte mi confondo io…
A volte mi perdo…
A volte vorrei lasciar perdere qualcosa…
A volte sono stanca… 



lunedì, 08 dicembre 2008

Mondi sconosciuti (2)

Sono entrata nel centro commerciale in una domenica di dicembre. Per una serie di motivi troppo lunghi da spiegare dovevo passarci un'oretta. Anche questa era un'esperienza nuova: detesto la folla ed evito i giorni degli acquisti di massa, cerco di evitare di alimentare la logica per cui la domenica diventa giorno di festa quanto più posso acquistare. Ieri, comunque, ero lì.
Ho visto soprattutto famiglie, tante famiglie, con bimbi piccoli, tanti.
Ho visto bimbi piangenti trascinati dietro a carrelli pieni.
Ho visto famiglie intere sconvolte dalle urla di un bimbo capriccioso.
C'era un bellissimo presepe davanti al centro commerciale: nessuno lo degnava di uno sguardo.
Ho ripensato quando, nello stesso periodo dell'anno, il negozio di giocattoli sotto i portici si riempiva perchè nei sotterranei c'era Santa Lucia che ti accoglieva con un sorriso e ti prendeva in braccio, ed era così bella che ti batteva forte il cuore. Era il periodo del boom economico, anche quella era un'operazione commerciale, anch'io sono cresciuta con la pubblcità... ma era tutto molto più poetico di un centro commerciale pieno. Ho ripensato al presepe che ogni anno veniva allestito nella chiesa dei francescani: il mio papà allora non veniva in chiesa nemmeno a Natale, ma mi accompagnava ogni anno a vedere il presepe e mi spiegava cosa rappresentava ogni scena, mi diceva che le colline erano brulle perchè così erano nella terra in cui era nato Gesù...
Anche ieri mi sono sentita un'aliena, ma forse ho capito un po' meglio miei scolari che, il lunedì, raccontano la loro domenica in un centro commerciale...

Mondi sconosciuti (1)

Siamo entrati nel grande negozio... era pieno di gente... abbiamo iniziato a girovagare... Per me e il Capitano, che conosciamo la musica solo come qualcosa che si ascolta, era tutto nuovo...
violini chitarre tastiere pianoforti mixer amplificatori trombe saxofoni flauti flicorni batterie bonghi corde ance custodie supporti plettri...
Tutto, più o meno, conosciuto per nome senza mai averne fatto esperienza diretta...
Anche la gente ci era sconosciuta: ragazzi, ragazzini, adulti, tutti con le facce un po' sognanti di chi conosce un mondo in cui si può rifugiare al sicuro; Fatina e Light-Blue si sono incamminati per le scale, tenedosi per mano con aria sognante. Poi Fatina per un po' ha lasciato la mano di Light-Blue perchè si è innamorata di un sax contralto nero e oro, l'ha provato e l'ha amato ancora di più. Il sax ora è qui, regalo di compleanno, sabato sera lei si esercitava e Light-Blue le dava il tempo.
Io e il Capitano eravamo gli alieni e un po' mi dispiace che questo mondo mi sia sconosciuto.

mercoledì, 10 dicembre 2008

Santa Lucia

Maestra... ma insomma... Santa Lucia esiste davvero?
Sì, è una santa, è vissuto nel primo secolo dopo Cristo...
Lo soooooooooo! Ce l'hai già detto, ma è proprio lei che porta i regali?
Toc toc
(Grazie, Santa Lucia! Mi hai tolto da una situazione imbarazzante...)
La vogliono al telefono, è la maestra Pencil
La maestra Pencil in questi giorni fa le funzioni del dirigente, che ha pensato bene di anticipare le vacanze di Natale alla faccia del ministro Brunetta...
- Webbetta, lo dico a te come RSU, ho appena firmato i mandati di pagamento, è arrivato il fondo d'istituto!
- Evvai!!! Grazie della notizia maestra Pencil!
Il fondo d'istituto è quello dello scorso anno... sono ore di straordinario fatte e non ancora pagate, sono impegni di commissione, colloqui con neuropsichatri, incontri con esperti, incarichi aggiuntivi al normale, ore di recupero, ore con alunni stranieri... Per alcune colleghe più giovani, con bambini piccoli, lo so per certo, sono la boccata d'ossigeno che permetterà di pagare il mutuo senza rimandare i regali di Santa Lucia e Natale per i loro cuccioli.
Sono pochi, maledetti e sempre troppo tardi... andrebbero pagati entro agosto (quello scorso per intenderci).
Li aspettavamo ma non ci speravamo più di tanto.
Maestra... chi era? Perchè sorridi?
Niente, una bella notizia: è arrivata Santa Lucia anche per le maestre.
Ah, bambini: Santa Lucia esiste!

giovedì, 11 dicembre 2008

Febbre e feste

Domani sarà il compleanno di Fatina... Sabato sera era stata programmata una cena per festeggiare... Ci sono state varie defezioni tra le invitate (i pagellini di metà quadrimestre consegnati ieri hanno contribuito notevolmente) e Fatina già era un po' dispiaciuta.
Poi stasera ha sentito Light-Blue: aveva la febbre alta... si sta riempiendo di medicinali, ma non è detto che sabato ce la faccia ad essere qui... Abbiamo convinto lei che comunque non sarebbe un disastro, ma il difficile è convincere lui a restare a casa se non si sarà ripreso...
Ci ha provato il Capitano, ma poi ad un certo punto ha detto: ci rinuncio, non posso essere convincente...
Febbraio 1978: mancano due giorni a S. Valentino; il Capitano diciottenne è a letto con la febbre alta; la nonna, allora solo sua mamma, gli dà le medicine, lo mette a letto al caldo, e va al lavoro, deve finire una cosa, impiegherà un'ora, al massimo un'ora e mezza.
Il Capitano ha 39 di febbre ma calcola i tempi degli autobus: esce di casa in fretta, sale sull'autobus diretto in centro, scende al capolinea, entra nel negozio scelto appositamente lì vicino, compra una cosa, risale sull'autobus successivo, torna a casa, si rimette a letto. Giusto in tempo perchè la nonna, rientrando, non noti nulla di strano.
La nonna se ne è andata senza mai averlo saputo. Il regalo comprato quel giorno è ancora nel mio comodino.
Il Capitano sa di non poter risultare convincente con Light-Blue...


Giornata di pioggia

Giornata triste e fredda questa, come la pioggia che continua a cadere...
Stamattina passata a camminare sotto la pioggia, per attraversare la città: niente auto, impossibile trovare un parcheggio in giornate come questa. Camminavo, e pensavo a Werewolf e Fatina, a come entrambi abbiano talvolta difficoltà a gestire in modo positivo, o almeno senza danni, le proprie emozioni... camminavo e mi chiedevo dove sta l'errore, nel modo in cui li abbiamo allevati... cosa abbiamo fatto, o non fatto, perchè questo sia il risultato...
Oggi pomeriggio trascorso facendo i colloqui coi genitori delle mie classi: e capita di sentirsi offendere da mamme ragazzine che potrebbero essere tue figlie, di sentirsi dire che siamo razziste, troppo democratiche, fannullone, iperattive, nel giro di pochi minuti... a turno per ognuna di noi c'è qualche critica ma fino a che le critiche vanno in direzioni diverse va tutto bene, è segno di equilibrio... Solo che arriva il momento in cui non ce la fai più, e vorresti alzarti e andartene indignata, vorresti dire davvero tutto quello che c'è da dire...
Questa sera impiegata a studiare storia con Fatina, in crisi per le molte verifiche ravvicinate, a consolarla perchè Light-Blue ha la febbre e potrebbe non esserci per festeggiare il suo compleanno, e ad attendere il ritorno di Werewolf, che è stato qualche giorno da Luna.
Tornato carico di pacchetti e regalini... a tutti noi bastava un sorriso, che invece ha faticato molto ad arrivare. E' tornata subito, invece, la spigolosità del suo carattere, che ci ha colpito una volta di più...
Stasera continua a piovere... forse domani andrà meglio, speriamo solo che non inizi a nevicare...


15

BUON
COMPLEANNO
FATINA!


Ti auguro un anno
pieno di belle novità!
 
 
giovedì, 18 dicembre 2008

In partenza

Di nuovo in partenza... Venerdì pomeriggio prenderemo il treno per Monaco... Io, il Capitano e Fatina. Approfitteremo delle ferie del Capitano che, per un week end lungo, si sovrappongono con le vacanze scolastiche.
Werewolf non verrà, ci accompagnerà in stazione in auto, ma poi tornerà a casa...
Ed è inevitabile un po' d'ansia...
L'anno scorso in una situazione simile non siamo riusciti a partire: la sera precedente Werewolf era in scooter e un'auto è uscita dallo stop senza dargli la precedenza... Il Capitano passava  per caso e l'ha visto volare... Abbiamo trascorso la sera in attesa al pronto soccorso, dove è stato trattenuto anche per la notte. DOPO arrivano tutti i sensi di colpa (anche se di colpe non ne avevamo): e se fosse successo quando eravamo già partiti? E se fossimo dovuti tornare con l'ansia di vedere come stava?
C'è stata Roma in mezzo, e c'è stata Barcellona... siamo partiti, siamo tornati, e non è successo niente...
Ma entrambe le volte c'era Luna con lui, e ora non c'è...

WEREWOLF, PER FAVORE, FAI IL BRAVO E STAI ATTENTO!
 

Brave ragazze

Domenica Fatina è andata a casa di Light-Blue, che era ammalato…
Quando la siamo andati a riprendere, mentre aspettavamo che finissero i saluti, abbiamo chiacchierato un po' con la sua mamma. Di figli, naturalmente… delle ansie e delle preoccupazioni inevitabili…
Quando Fatina è arrivata, la mamma di Light-Blue ha detto, rivolta a noi: "Ma Fatina è una brava ragazza!" (sottinteso: potete stare almeno un po' tranquilli). Fatina ha risposo prontamente: "Sì, è vero!"
Certo, Fatina è una brava ragazza: soprattutto modesta!
 

Malvina

Sono uscita da scuola… come al solito pioveva…
Me la sono trovata davanti all'improvviso: più o meno vent'anni, occhi viola, sorridente. "Come stai, maestra?"
"Bene, grazie, tu? La scuola,  i tuoi?" "La scuola l'ho finita, per ora lavoro in un'agenzia di viaggi… mi hanno fatto alcune offerte, ma intanto faccio un po' di esperienza, altrimenti non si trova niente di serio. Come sta la maestra C.?".
Sono un po' di fretta, ma starei ore ad ascoltarla: sguardo sicuro ma non altero e la bellezza che ha sempre avuto,  italiano corretto e nessuna inflessione nella voce, conversa piacevolmente e con sicurezza.
Malvina.
E' stata la prima bambina extracomunitaria ad arrivare nella nostra scuola, era nella mia classe. E' arrivata all'inizio della quarta, dieci anni fa. Veniva dall'Albania.
Per me è stata prima una bambina senza voce e poi una bambina senza sorriso…
Come spesso accade ai bambini stranieri che non conoscono la lingua, ha vissuto il periodo del silenzio: gli esperti dicono che è un periodo in cui i bambini, non sentendosi sicuri, non parlano ma sono già in grado di comprendere la maggior parte delle frasi. Lei, arrivata a settembre, a dicembre già scriveva correttamente sotto dettatura… ma non parlava. E quando poi ha iniziato a parlare non sorrideva mai… Quando, a maggio, riusciva a scrivere autonomamente in italiano, ha raccontato in un testo del suo viaggio verso l'Italia: nulla di tragico, è stato un arrivo regolare, un ricongiungimento familiare, ma nel racconto lei era sul ponte del traghetto, a guardare la sua terra che si allontanava e a chiedersi se sarebbe mai tornata indietro, se avrebbe mai rivisto quei luoghi e quelle persone lasciate a riva. Quando le ho riconsegnato il quaderno le ho detto: "Non preoccuparti, vedrai che ci tornerai presto!" e lei aveva l'espressione di chi non crede a una sola parola… Ha ripreso a sorridere quando, grazie a internet e a ai motori di ricerca, abbiamo scovato una pagina di poesie di un autore albanese famoso, che lei aveva studiato in Albania. A settembre, al ritorno dalle vacanze, mi ha detto: "Avevi ragione, maestra, in Albania ci sono tornata, ci posso tornare quando voglio!".
La guardo ora questa giovane donna: non ha più paura… e penso, con orgoglio, che un po' sia anche merito mio…
 
 
domenica, 21 dicembre 2008

Monaco

A Monaco piove... Da quando siamo arrivati...
A Monaco ci sono tastiere strane, senza lettere accentate e con gli apostrofi chissa dove...
Cosi non scrivo altro se non che, anche sotto la pioggia battente, Monaco e bella e divertente - e lo scrivo senza accenti e senza apostrofi!

mercoledì, 24 dicembre 2008

AUGURI!!!

UN
BUON
NATALE
A TUTTI VOI!

Un augurio speciale a Luna e a Light-Blue che non sono qui con noi, ma sono nei nostri pensieri.
 
 
venerdì, 26 dicembre 2008

Si viene si va...

Perdonate la citazione del Liga (a forza di ascoltarlo, direbbe qualcuno che non è d'accordo con questa mia “insana” passione...), ma le vacanze nella gabbia portano sempre arrivi e partenze e borse da viaggio piene vuote da preparare da svuotare in giro per la gabbia...
Allora, ecco la situazione odierna.
  • Tornati da Monaco appena in tempo per svuotare la borsa rossa e nascondere in lavanderia le cose da lavare perchè non fossero visibili durante il pranzo di Natale...
  • Preparazione del pranzo di Natale per tutta la mia adorata famiglia: non siamo in tanti, purtroppo – solo noi quattro, i due nonni e i due zietti - ma questo era un Natale speciale, e oltre alle cose buone da mangiare (alle quali per la verità ha contribuito in modo considerevole la nonna con gli agnolini e la gallina ruspante) ero particolarmente ispirata “artisticamente”, così mi sono espressa con un centrotavola pseudo-alberello di pane e con un babbo natale dolce decorato con granella rossa e cioccolato. Primo pomeriggio passato tra partitone alla Wii e Capitano e Zietto dormienti per sfinimento post – prandiale... Serata passata a preparare la borsa rossa con Werewolf...
  • Stamattina - ore 6,32 – partenza del treno di Werewolf, con conseguente alzataccia per accompagnarlo in stazione (del resto, dopo i 40 kilometri da lui fatti nella nebbia serale padana per venirci a prendere alla stazione di Verona qualche giorno fa, non potevo esimermi...). Per chi ancora non avesse indovinato, andrà da Luna e ci resterà fino al (???) 20 (???) gennaio...
  • Oggi pomeriggio, in previsione (dopo una passeggiata post natalizia, dato che c'è un freddo cane ma c'è una splendida giornata di sole) sistemazione della stanza di Werewolf in vista dell'arrivo di Light-Blue, che almeno questa volta dormirà in un letto vero e non sul divano...
  • Situazione della lavanderia – veranda – dispensa disastrosa: ci sono ancora le cose di Monaco per gran parte da lavare, ci sono le casse di arance mandarini, ci sono le bottiglie non bevute, c'è la maxi tovaglia con tovaglioli usata ieri, tra poco ci saranno i risultati della pulitura sistemazione della stanza di Werewolf...
Finalmente sono in vacanza!


sabato, 27 dicembre 2008

28 dicembre

TANTI
AUGURI
ZIETTA CUCCA!
 

compleanno_001
I carry your heart with me (I carry it in
my heart) I am never without it (anywhere
I go you go, my dear; and whatever is done
by only me is your doing, my darling)
.....
Here is the deepest secret nobody knows
(here is the root of the root, the bud of the bud
and the sky of the sky of a tree called life; which grows
higher than soul can hope or mind can hide)
And that's the wonder that's keeping the stars apart:
I carry your heart (I carry it in my heart).
(E.E. Cummings) 


Appunti di viaggio (1)

Il Capitano ed io pensiamo, da sempre, che il modo migliore per prevenire l'intolleranza ed i luoghi comuni sia il viaggio. Non la vacanza confezionata, non il villaggio turistico, ma il viaggio vero e proprio: quello in cui entri a contatto con le persone, quello in cui ti metti in gioco, in cui, oltre a vedere tutte le cose belle che il mondo ti offre, vai a comprare il pane e il formaggio...
E tutti i nostri viaggi sono stati così: magari mete non troppo lontane (siamo usciti dall'Europa solo una volta, per il Marocco) ma sempre in mezzo alla gente reale. Intendiamoci: amiamo la comodità e le certezze, non siamo mai partiti senza sapere dove avremmo dormito (io non rinuncerei mai ad un letto e ad un bagno decenti), ma poi, una volta a destinazione, ci siamo sempre mossi come se in quel luogo ci vivessimo: siamo stati in Iugoslavia prima della guerra, poi, negli ultimi anni, in Croazia, in Austria, in Olanda, in Belgio, in Francia, in Spagna, in Germania e in buona parte dell'Italia e abbiamo usato metropolitane, autobus, treni, e l'auto solo quando era strettamente necessario per mancanza di altri mezzi.
Il viaggetto a Monaco è stato completamente così: dopo alcune considerazioni sul possibile stato dei valichi di frontiera autostradali e sullo stato certo dei voli dall'Italia, abbiamo optato per il treno... In questo caso comodo e veloce: poco più di cinque ore di viaggio ci hanno portato a duecento metri dall'albergo...
E il viaggio in treno, prima di tutto, ci ha consentito di scoprire un pezzo di umanità bizzarra e divertente.
Due compagni di scompartimento: diversi, che più diversi non si può...
Il primo è già sul treno quando saliamo a Verona. Indossa giaccone e sciarpa che non si toglierà per tutto il viaggio. Legge un libro di Steiner in tedesco. Continuerà a leggerlo per tutto il viaggio. Si interrompe solo per mostrare il biglietto ai controllori, per porgere i documenti alla poliziotta austriaca al confine (e qui scopriamo che ha una carta d'identità italiana), per mangiare un panino (non imbottito) e bere un sorso di te da una bottiglia poco dopo Innsbruck.
Nulla di strano, se non che... non gira mai pagina per tutto il viaggio...
Il secondo sale a Bressanone. Visibilmente non italiano, la cosa che colpisce immediatamente è l'anello al naso... indossa abiti un po' troppo leggeri e un berretto di tela, dal quale spuntano, inizialmente, due rasta di media lunghezza; porta con sé una valigia piuttosto grande ed un tascapane con almeno una ventina di rattoppi. Poco dopo la partenza si toglie la giacca, poi si toglie un gilè di camoscio che mostra un evidente strappo. Dal tascapane prende ago e filo ed inizia a cucire lo strappo. E' “a mani nude”, senza ditale è quasi impossibile riuscire a bucare il camoscio, ed infatti ogni tanto si interrompe, prende una bottiglia di birra, poi prende una cartina e si arrotola del tabacco (incredibilmente: proprio tabacco!), ed esce a fumare, non senza aver chiesto a gesti di sorvegliare i suoi bagagli. Quando torna offre a tutti un cioccolatino o un po' di birra e... ha un rasta un più, un po' più lungo...
La scena si ripete ciclicamente; lo sguardo del Capitano, suo vicino di posto, è sempre più interrogativo: all'arrivo a Monaco i rasta ormai si sono moltiplicati, il più lungo gli arriva alla vita.
Era decisamente molto più simpatico del primo, ed anche molto più educato... Avrei voluto regalargli il mio ditale, ma era in una parte inaccessibile della borsa da viaggio... peccato...


domenica, 28 dicembre 2008

Musica

il suono metallico dell'accordatore...
le corde che si tendono...
le note di prova del sax per montare l'ancia nel modo migliore...
il motivo dolce suonato da Light- Blue alla chitarra...
la melodia malinconica del sax di Fatina...
Oggi la Gabbia è così: musicale!


lunedì, 29 dicembre 2008

Appunti di viaggio (2)

Monaco sotto l'acqua.
Monaco piena di luci.
Monaco affollata di gente.
Monaco con i negozi chiusi la domenica, anche prima di Natale.
Monaco con gli anziani fuori a pranzo, soli o coppie.
Monaco coi tendoni dell'Oktoberfest pieni anche a Natale.
Monaco con le ciclabili ovunque, anche se la città è antica.
Monaco con i Girasoli di Van Gogh e le Ninfee di Monet a venti metri l'uno dall'altro.
Monaco con un piano intero, nei grandi magazzini, di stoffe fili bottoni cartamodelli...

Una volta in più, girando per l'Europa, noti che ci sono altri modi di vita, altri tempi, altre priorità.
Una volta in più, girando per l'Europa, ti senti poco italiano e molto europeo.
Una volta in più ti chiedi chi te lo fa fare di restare in Italia a vivere.

Ti consoli -solo un po'- pensando al clima...
e ti viene in mente subito la percentuale di polveri sottili che respiri ogni giorno nel mezzo della pianura padana... (così ti accorgi che, a Monaco, non hai avuto attacchi d'asma).

Se avessi vent'anni forse me ne andrei...
 
 


 

 


    





 

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